Raccolta collettiva di dati sulle giornate estive

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Raccolta collettiva di dati sulle giornate estive è un progetto che è stato messo in atto durante la terza settimana di agosto 2023.

Il risultato è una serie di data portraits dell* partecipanti al progetto.
Ho realizzato due progetti editoriali molto semplici, per riassumere tutto il processo: un libro per i ritratti (formato 15×30 cm) e uno per la ricerca (formato 10×15 cm).
Scorrendo in questa pagina, alla fine, si possono trovare i risultati per una lettura migliore.

Sette giorni per sette form.
Da lunedì a domenica, il progetto indagava diverse tematiche: nutrimento, relax, musica, lavoro, spostamenti, compagnia, emozioni.

Queste tematiche sono state scelte non in modo casuale, ma attraverso un’indagine preliminare fatta su un campione di venti persone. A inizio luglio, per tre giorni, ho chiesto all* amic* che incontravo cosa avrebbero fatto durante l’estate.
Ho così raccolto una serie di fogli con le attività che queste persone avrebbero compiuto durante i due mesi successivi, e ho cercato di trovare le sette tematiche che trasparivano di più dalle loro risposte.

⭣ Nelle immagini, estratti dal libro di ricerca con le risposte all'indagine preliminare e un'analisi delle tematiche

La settimana prima del lancio del progetto, ho creato un gruppo WhatsApp a cui chiunque, attraverso un link, poteva aderire.
Il progetto è stato pubblicizzato sia online, tramite storie Instagram, sia offline, tramite piccoli poster che ho attaccato in giro per Ferrara, la città in cui mi tro-
vavo in quel periodo.

☟ Tutte le fotografie sono state realizzate da Vittoria Gualandi, che mi ha fatto compagnia mentre attaccavo i poster ☺︎

Il progetto di raccolta collettiva era su base totalmente volontaria, poteva partecipare chiunque scegliesse di farlo, ogni partecipante poteva scegliere a quali form rispondere, e in ogni form le domande erano facoltative.

Hanno partecipato, in tutto, 124 persone, di cui 2 non hanno risposto a nessun form, e 76 hanno risposto a tutti i form.

Durante la fase di progettazione del lavoro, che è durata un mese, ho scelto di non lavorare mai totalmente da sola.

La progettazione dei form, la progettazione dell’identità visiva, la scrittura dei testi brevi per presentare il progetto, il tone of voice, sono tutte mattonelle che ho messo una sull’altra grazie all’aiuto delle persone che avevo intorno.

Ogni step che facevo, era “revisionato” da una persona diversa, ero sempre piena di opinioni differenti che mi hanno permesso di progettare in modo più inclusivo
e comprensibile.

Il progetto editoriale che ne nasce mette in evidenza e distingue tutte le persone che hanno partecipato.

I dati che mi sono stati forniti mi sono serviti a creare, per ogni giornata, un “ritratto” diverso per ogni persona che ha partecipato.

Nelle pagine del libro, le risposte delle persone sono situate in spazi predefiniti sulla base dell’ordine alfabetico delle loro iniziali; dunque “AA” sarà sempre nel primo spazio, “AB” nel secondo, e così via. In questo modo ogni persona che ha partecipato al progetto può individuarsi nella pagina più facilmente, nonostante l’anonimato.

☟ Pagine interne del libro dei ritratti

Ho potuto riscontrare che il progetto è, in generale, piaciuto a chi ha partecipato. C’è chi mi ha detto dopo qualche giorno dalla fine che sentiva la mancanza
di quel questionario da compilare ogni sera, e chi mi ha riferito che era piacevole sapere che a qualcun* interessassero le piccole cose della sua giornata.

è grazie a tutt* coloro che hanno partecipato se sono riuscita a ottenere l’obiettivo che mi ero posta: una rete di dati quotidiani, che in qualche modo unisse le persone, anche molto distanti geograficamente, tra di loro.

☟ Se hai partecipato al progetto, puoi trovarti qui sotto!